Come si arriva dalla musica classica alla musica popolare? Soprattutto grazie alla nascita della radio, dei supporti di registrazione e di riproduzione. Ciò che una volta poteva essere ascoltato esclusivamente dal vivo, adesso diventa fruibile semplicemente mettendo un disco sul piatto (un’abitudine che però all’inizio è destinata solo ai ceti più abbienti) o accendendo la radio.
Blues e Jazz
La rivoluzione tecnologica arriva nel XX secolo: la sperimentazione è massima, la possibilità di registrare qualunque suono dà vita alla musica moderna, alle sonorità e agli stili a cui oggi siamo abituati. È intorno agli ’20 e ’30 del ‘900 che il blues inizia a diffondersi, dapprima negli Stati Uniti come canzone popolare degli schiavi nelle piantagioni, quindi come forma musicale più colta e padroneggiata anche dai bianchi. Allo stesso tempo, il jazz di personaggi come Duke Ellington svela al mondo la bravura di un gruppo di artisti che faranno la storia.
… E poi venne Elvis
Mentre la radio si diffonde in tutte le case, il mercato discografico si trasforma in una vera industria: il primo divo, la prima assoluta celebrità, è Elvis Presley, un ragazzo che utilizza la matrice blues per creare un personaggio anticonformista e conturbante che metterà le basi per la successiva rivoluzione culturale degli anni ’60.