La musica popolare

Il pop e la musica leggera

Da quando si è sviluppata in chiave moderna, la musica ha sempre preso due strade principali: da un lato, una forma più colta e ricercata, dove la sperimentazione è un fattore cruciale; dall’altro una forma più popolare e accessibile, in cui gli schemi e gli stilemi sono spesso ripetuti per abituare l’ascoltare a qualcosa di familiare.

Con l’esplosione dell’industria discografica, la seconda via ha preso sempre più piede, diventando oggi la forma predominante della musica. La chiamiamo di proposito “leggera” per indicare composizioni e canzoni meno impegnate (ma non per questo meno intense).

È a partire dagli anni ’60 che si viene a parlare di musica pop: Stati Uniti ed Europa, dopo i disastri della guerra, attraversano una fase di intense trasformazioni che portano il blues e il country verso territori nuovi, dal rock and roll al rhythm & blues, dall’hard rock all’hip hop. Le canzoni di protesta dei movimenti giovanili toccano l’apice a metà degli anni ’70, per poi lentamente sfociare nel periodo degli anni ’80, caratterizzato da forme musicali più elettroniche, testi meno politici e una netta predominanza delle grandi etichette a scapito delle case discografiche più di nicchia.

La nascita della musica pop

Come si arriva dalla musica classica alla musica popolare? Soprattutto grazie alla nascita della radio, dei supporti di registrazione e di riproduzione. Ciò che una volta poteva essere ascoltato esclusivamente dal vivo, adesso diventa fruibile semplicemente mettendo un disco sul piatto (un’abitudine che però all’inizio è destinata solo ai ceti più abbienti) o accendendo la radio.

Blues e Jazz

La rivoluzione tecnologica arriva nel XX secolo: la sperimentazione è massima, la possibilità di registrare qualunque suono dà vita alla musica moderna, alle sonorità e agli stili a cui oggi siamo abituati. È intorno agli ’20 e ’30 del ‘900 che il blues inizia a diffondersi, dapprima negli Stati Uniti come canzone popolare degli schiavi nelle piantagioni, quindi come forma musicale più colta e padroneggiata anche dai bianchi. Allo stesso tempo, il jazz di personaggi come Duke Ellington svela al mondo la bravura di un gruppo di artisti che faranno la storia.

… E poi venne Elvis

Mentre la radio si diffonde in tutte le case, il mercato discografico si trasforma in una vera industria: il primo divo, la prima assoluta celebrità, è Elvis Presley, un ragazzo che utilizza la matrice blues per creare un personaggio anticonformista e conturbante che metterà le basi per la successiva rivoluzione culturale degli anni ’60.