Cosa aspettarci dal futuro in ambito musicale, dopo aver assistito a uno stravolgimento epocale del settore? Difficile dirlo, perché siamo in piena tempesta.
Il cambiamento è in atto e non pare potersi fermare, la rivoluzione digitale che permea ogni campo delle nostre vite è destinata a proseguire spedita e a mutare molte delle nostre abitudini.
Come è cambiato il mercato
I musicisti devono affrontare la realtà di un mercato in cui i dischi non si vendono più, un discorso che interessa sia band e artisti di fama mondiale, e con ancor più ferocia chi lavora sottotraccia e ha un seguito negli ambienti underground. Le piattaforme di streaming fatturano milioni, a fronte di pagamenti da più fonti indicati come esigui e non proporzionati. Molte grandi star hanno o stanno vendendo il loro intero catalogo musicale per far fronte a queste gravi mancanze economiche.
E gli ascoltatori? Sicuramente le nuove generazioni sono già abituate ad ascoltare la musica con Spotify e il telefono, per cui non hanno alcun bisogno di tornare indietro. È pur vero che resiste uno zoccolo duro che utilizza i supporti classici, in particolare il vinile, con i suoni e le atmosfere inconfondibili di un’epoca che sembra lontanissima, ma la cui eco non ha ancora smesso di risuonare.